GLI SCRITTI
Dio senza Dio
«L’ateismo, nonostante la sua conclusione nichilista, è un riconoscimento negativo dell’inevitabilità del rapporto uomo-Dio. L’uomo è da Dio e per Dio: potrà cercare di essere senza Dio; ma essere senza Dio è possibile solo in riferimento ad un Dio che si nega. Rapporto di esclusione, l’ateismo, ma pur sempre rapporto: l’uomo è ateo in quanto è figlio di Dio. L’ateismo è una possibilità specificamente e unicamente umana. L’ateismo rivela qui la sua superiorità sull’agnosticismo, in quanto cela una profonda religiosità, mentre l’agnosticismo nasce da una apatica insensibilità al problema di Dio.»
Dio senza Dio, p. 50
- Il senso dell’ateismo contemporaneo, in: N. Dalla Porta et al., Il senso dell’ateismo contemporaneo, Patron, Bologna 1967, pp. 105-156.
- Antonio Gramsci: marxismo e religione, in: «Sapienza», XXXI, 4, 1978, pp. 418-429.
- Ateismo e non credenza nelle società occidentali, in: B. Mondin (a cura di), L’ateismo, natura e cause. Relazioni presentate al Congresso tenuto a Roma dal 6 al 10 ottobre 1980, Massimo, Milano, pp. 85-107.
- Ateo, cioè ludico e volgare, articolo apparso in “Avvenire” il 21/08/1988.
- Teologia politica e religione civile, Barghigiani, Bologna 2000.